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11.3 Combinazioni di "quanti attenzionali"

L'attività attenzionale produce secondo il mio approccio degli elementi di base - i mattoni di ogni costruzione di pensiero - che ho chiamato quanti attenzionali e che indico con la lettera "q". Nella figura che segue ho scritto le combinazioni di quanti attenzionali in caselle rettangolari e vicino a queste la corrispondente parola. Indico con parentesi i quanti che entrano in una combinazione più ampia dopo essere stati a loro volta combinati. Seguendo le linee che si dipartono dal lato sinistro delle caselle - e vanno a congiungersi con le linee che partono dal lato inferiore di altre caselle - si trovano le componenti più semplici che entrano a comporre una combinazione più complessa, sempre seguendo la modalità fondamentale di combinazione binaria (da due semplici ottenerne una più complessa).

strutture di categorie elementari.jpg (29166 Byte)
[Figura 13: Combinazioni di quanti attenzionali]

Secondo Ceccato la combinazione di due stati attenzionali - come li chiama lui - darebbe la categoria di "cosa". Considerare una sedia, una penna, un tavolo o qualunque altro oggetto come cosa presuppone che abbiamo operato con la mente combinando due di questi quanti attenzionali in una unità e applicandola alla situazione della quale ci occupiamo, cosicchè otteniamo la sedia o la penna o il tavolo etc. visti come cosa.

La categoria di "oggetto" si ottiene con tre quanti combinati secondo le seguenti operazioni attenzionali: prima attivando un quanto q, poi combinando due quanti come in "cosa" ed infine mettendo insieme il primo q isolato con i due combinati.

Come vedete nel combinare i quanti attenzionali si può variare il numero di elementi o l'ordine d'ingresso. Mettendo ad. es. il quanto isolato q dopo la combinazione di due quanti (qq) si ottiene la categoria di "io", il "soggetto": non quello usato in grammatica, bensì quello che permette al bambino, dopo aver parlato di sè in terza persona, di passare all'uso della prima persona ("faccio io, faccio io!").

La categoria di "uno" (o di "singolare", vista nell'esempio del  "bosco") è costituita da quattro quanti combinati facendo precedere e seguire un quanto isolato alla combinazione (qq). La categoria di "plurale" ha 5 elementi, quelle di "inizio" e "fine" ne hanno 4, e combinando "plurale" con "singolare" si ottiene l'"insieme", che arriva a ben 9 quanti. Ceccato ha proposto alcune di queste strutture attenzionali delle categorie, però tutto il sistema non è stato portato a termine e resta molto lavoro da fare. Un sistema analogo ma molto più completo lo troviamo nei lavori di Giuseppe Vaccarino, uno studioso che fin dagli anni '40 ha collaborato alla Scuola Operativa Italiana.

Per continuare ad approfondire quanto Ceccato ha fatto ritengo che sia neccessaria la collaborazione con la neurofisiologia per vedere come questi quanti possano trovare un riscontro a livello di misure dell'attività neuronale.


©1998,M.Bettoni,CZM,Fachhochschule beider Basel

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