8° Km Forum
corso di formazione sul knowledge management
Roma, 19 e 20 novembre 2003
Come motivare a condividere la conoscenza?
[abstract]
Marco Bettoni - Istituto di Psicologia del Lavoro, Politecnico di Zurigo (ETH Zürich) marco.bettoni@weknow.ch
Summary
Quando ci interessiamo di motivazione nel contesto del Knowledge Management, il primo passo per capirla dovrebbe consistere nel farci consapevoli e riconoscere che nel lavoro quotidiano, negli affari, nell'organizzazione aziendale la nostra attenzione è concentrata unicamente sulle azioni (compiti, mansioni) e relativa effettività. Quando però ci occupiamo di conoscenza, consapevolmente o inconsciamente spostiamo l'attenzione su qualcosa che è fondamentalmente diverso da mansioni e prestazioni di lavoro. Pertanto, quando la nostra attenzione si sposta dall'azione alla conoscenza dovremmo al contempo accorgerci e prendere sul serio il fatto che il ruolo dei fattori umani diventa molto più importante. Per qual motivo? Perchè la conoscenza determina l'identità [Wenger, 1998] e perchè il sapere è inseparabilmente legato alla persona che lo possiede [Bettoni & Schneider, 2002]. Questa affermazione è basata sul Costruttivismo Radicale secondo il quale ciò che conosciamo - il contenuto - è determinato e costituito da come conosciamo - le operazioni [Bettoni, 2003].
In che modo allora dobbiamo considerare la motivazione se spostiamo l'attenzione dall'azione alla conoscenza? Un modo consiste nel riconoscere ed evidenziare il carattere umano del conoscere [Wenger et al., 2002]. Un'altro modo per considerare la motivazione quando ci occupiamo di conoscenza consiste nel prendere sul serio i bisogni e le tendenze umane individuate dalla psicologia umanistica (Abraham Maslow, Charlotte Bühler, etc.).
A questo punto, se guarderemo la motivazione dal punto di vista qui suggerito potremo sperare di vedere un'altra immagine della motivazione e di acquisire una diversa comprensione di essa. Ciò ci permetterebbe di vedere elementi nuovi per favorire la motivazione. In base alle nostre esperienze un elemento che vediamo noi è la partecipazione [Osterloh and Frey, 2000] e più precisamente la "partecipazione al sapere". Perchè? Perchè il segreto del successo nel Knowledge Management consiste nel costruire un ponte fra il sapere individuale e quello organizzativo. Ed è proprio la partecipazione che realizza questo ponte e svolge in tal modo un ruolo decisivo nel migliorare la motivazione a condividere la conoscenza. Col termine "partecipazione al sapere" ci riferiamo ad un concetto di partecipazione diverso da quello comunemente usato in ambito aziendale e sociale (condivisione degli obiettivi e delle decisioni). Ciò che intendiamo è una forma di partecipazione come processo sociale del conoscere nel quale l'individuo non scompare ma viene riconosciuto e protetto come proprietario del proprio sapere. Di conseguenza la partecipazione al sapere significa per noi avere accesso alle interazioni (processi) di 'stewarding' (gestione, manutenzione) della conoscenza, interagire, negoziare significati collettivi, sviluppare rapporti umani, contribuire alle pratiche di lavoro.
References:
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