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1. Introduzione

Ringrazio il presidente Dr. La Rocca per la presentazione e anche di essere stato invitato a parlare qui e vi ringrazio per essere intervenuti, per l'interesse e anche per l'attesa che mi è stata riferita. Non sono abituato a fare questo tipo di relazioni. Ho cominciato nel 1987 a fare relazioni a congressi ma sempre fra gente che si occupa delle stesse cose delle quali mi occupo io e quindi questo è un po' un esordio.

Il titolo "Fondamenti di Neuroinformatica: la concezione attenzionale della mente" vuole riassumere da un lato un progetto recentissimo al quale partecipo da giugno di quest'anno e dall'altro una riflessione su un argomento del quale mi sto occupando da quasi 20 anni. "Fondamenti di Neuroinformatica" ha a che fare col progetto che si svolge a Zurigo presso l' Istituto di Neuroinformatica, nato tre anni fa circa, dopo che la città e il Cantone di Zurigo avevano deciso di investire massicciamente nel campo delle Neuroscienze, cioè tutte le scienze che si occupano dello studio del cervello. A Zurigo c'era già una lunga tradizione di neuroanatomia e adesso vogliono studiare il cervello anche sotto l' aspetto delle sue funzioni logiche, di pensiero, per cercare di utilizzare i risultati di questi studi nella realizzazione di sistemi artificiali per es. nella robotica o anche nei sistemi informatici per le aziende, nel settore amministrativo o in altri settori.

Questo Istituto di Neuroinformatica, dicevo, mi ha invitato a presentare il modello della mente che io sto da anni sviluppando e ho fatto la mia presentazione in Agosto. Così quando mia sorella Susy mi ha chiesto di tenere una conferenza qui al Rotary Club "Parchi Alto Milanese" ho pensato che avrebbe potuto essere interessante sia per voi che per me discutere le stesse idee chiave che avevo presentato a quell'istituto ma forse in maniera un po' diversa. La base di quello che vorrei presentare oggi è quindi proprio il modello attenzionale della mente che ho proposto a Zurigo all'Istituto di Neuroinformatica, facendo prima però una premessa di carattere più generale che riguarda la politca della scienza, anche l'etica della scienza e l'etica in generale perchè parlando di mente e di pensiero si arriva abbastanza presto a questioni di etica e di fondamenti della nostra cultura cioè "che cosa siamo noi come esseri umani ?" anche se chiaramente l'Istituto di Neuroinformatica ha degli obiettivi di applicazione tecnica e scientifica dove l'aspetto etico, culturale e umanistico non sono certo al primo posto nelle priorità.

Questa premessa che vorrei fare si articola in 5 punti chiave che sono: 1. Silvio Ceccato, 2. il rifiuto di Ceccato, 3. altri "rifiuti", 4. il contrasto col senso comune e 5. la paura del vuoto.


©1998,M.Bettoni,CZM,Fachhochschule beider Basel

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